MELILLI OUTLET
Il “Melilli Outlet” è un centro commerciale di circa 70˙000
mq coperti realizzato sul sito di una vecchia cava di
estrazione in Contrada Spalla, ricadente nel Comune di
Melilli (SR).
L’edificio è parzialmente interrato, sia per non interferire
con lo skyline delle mura dionigiane visibili all’orizzonte,
sia per favorire il risparmio energetico, minimizzando le
dispersioni termiche.
Si tratta di una struttura in acciaio e legno lamellare con
quattro parti della copertura apribili in corrispondenza
della piazza-giardino interna, che è il cuore del centro su
cui si affacciano tutti gli spazi aperti al pubblico. Queste
aperture consentono la regolazione microclimatica passiva
degli spazi interni, contribuendo ulteriormente alla
riduzione dei consumi di energia.
Progettista: Arch. Lorenzo Aiello
Collaboratori: Arch. Marina Baluci, Arch. Carmen Busseti,
Arch. Annamaria Ciabatta, Arch. Luigi Minozzi
Cliccare qui per vedere il PROGETTO in formato .pdf
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NUOVA STAZIONE
MARITTIMA NEL PORTO GRANDE DI SIRACUSA
La nuova stazione marittima, in sintonia con le linee della
programmazione comunale, viene intesa come “porta della
città”, nodo di interscambio e, soprattutto, di accesso dei
flussi turistici di tipo crocieristico, e come tale si
configura. L’edificio ed il complessivo sistema a parco che
lo contiene, infatti, intendono inaugurare una nuova e più
intima relazione tra la città e il suo waterfront più
importante, come è quello del Porto Grande. Un edificio che,
saldamente ancorato alla terra, volge la sua “prua” al mare,
slanciandosi verso di esso. In chiave evocativa si intende,
così, celebrare il mare e tutto ciò che porta ed ha portato
alla città di Siracusa, con l’arrivo più consono e
suggestivo, come è quello dal mare, alla “terra del
mito”.Secondo una filosofia attenta all’impatto ambientale,
di un sito come quello del Porto Grande di Siracusa denso di
storia e di valori, l’impianto progettuale cerca di ridurre
al minimo l’effetto barriera dell’edificio sulla visuale che
i cittadini avranno dalla città (lato nord), mentre, grazie
alle forme inclinate del prospetto sud, sarà accentuato
l’impatto visivo per chi proviene dal mare, i quali,
viaggiando su grandi navi da crociera, godranno di un punto
di vista più elevato.Il progetto prende forma dalla
connessione di tre elementi principali: il terminal per le
navi da crociera e i traghetti, il sistema dello svago e dei
percorsi e il sistema del parco, un belvedere pubblico che
coniuga sapientemente ecologia ed estetica.
Il piccolo generatore eolico posto sul punto più alto del
corpo centrale della stazione è un po’ il simbolo del
progetto di parco che, partendo da via Bengasi, sale
dolcemente fino a sovrapporsi all’edificio e a penetrare al
suo interno. L’idea si ispira alla nuova generazione di
giardini in corso di realizzazione in tutta Europa (per es.
il Parco di Clichy e le Jardin d’Eole in Francia) con
criteri, aspetto e sostanza radicalmente innovativi. Il
concetto base è quello del giardino “ecosistemico”, cioè di
uno spazio naturale in cui il verde non è più visto solo in
termini “decorativi” ed utilitaristici, cioè finalizzato
alle attività umane, ma, al contrario, dov’è il cittadino
che, invece di tenere a debita distanza una natura
“sterilizzata”, lascia che essa compenetri gli spazi
costruiti, a volte arrampicandosi sulle pareti degli edifici
(i giardini verticali), altre volte a ricoprire in
orizzontale solai, terrazzi e coperture. Il tutto con
l’ottica rovesciata della natura come “soggetto” e dell’uomo
come “osservatore”, quasi in punta di piedi, dello svolgersi
dei fenomeni naturali.Dal punto di vista impiantistico ed
energetico, l’edificio può essere definito, con le parole
del comma 351 della legge finanziaria 2007, un “nuovo
edificio ad altissima efficienza energetica”.
I criteri e gli obiettivi progettuali che lo rendono tale
possono essere sintetizzati da alcuni concetti base:•
L’organizzazione distributiva e volumetrica è tipica dei
“sistemi passivi”, cioè degli edifici che sfruttano
l’orientamento e l’isolamento per risparmiare energia. In
particolare possiamo notare: che buona parte dell’edificio è
isolata dal giardino pensile che si spinge fin sulle
coperture dei due corpi laterali; che espone pochissima
superficie verso nord; che le doppie vetrate a sud sono
delle vere e proprie “serre” che consentono di gestire i
flussi naturali di aria calda e fredda nei cicli
estate-inverno e giorno-notte, sfruttando appunto il
cosiddetto “effetto serra”. Un ulteriore contributo
“passivo” è dato dal laghetto sul tetto, o “SOLAR-POUND”. •
Gli impianti “attivi”, a completamento del fabbisogno
energetico rimanente, sono stati pensati in previsione della
possibilità di funzionare, in un prossimo futuro, con
energia prodotta autonomamente dallo stesso edificio. Già da
subito è prevista una piccola quantità di pannelli solari
fotovoltaici e termici, oltre alla predisposizione, nel
punto più alto ed esposto ai venti, per l’inserimento di un
minigeneratore eolico orizzontale, pensato e dimensionato
per coprire il fabbisogno energetico per la gestione delle
acque: dall’accumulo di quelle piovane in un serbatoio posto
in alto da utilizzare poi per caduta naturale, alla
depurazione e smistamento per il funzionamento dei laghetti,
del solar-pound, dei giochi d’acqua (cascate e zampilli) e
dell’impianto di irrigazione.• Il riscaldamento è previsto
con il nuovo sistema di pannelli radianti in cartongesso con
all’interno una serpentina per la circolazione di fluido sia
caldo che freddo. Questo sistema, applicabile sia a soffitto
che a parete, funziona con fluido a basse temperature,
compatibili con quelle medie prodotte d’inverno dai pannelli
solari che possono quindi fornire sufficiente calore o
comunque dare un buon contributo per risparmiare energia. •
Per il raffrescamento, oltre ai già citati accorgimenti
“passivi”, è prevista una pompa di calore geotermica, cioè
un sistema ad alta efficienza e bassi consumi di
elettricità. La pompa fornirà anche il calore integrativo
per il riscaldamento invernale. L’illuminazione è prevista
totalmente con led di ultima generazione che consentiranno
un risparmio energetico, rispetto ai normali sistemi a
incandescenza, di oltre 20 volte, con una durata 100 volte
maggiore e senza aver bisogno di alcuna manutenzione neanche
all’aperto. • Infine, tutti questi sistemi “attivi” che
usano energia elettrica, potranno in un prossimo futuro
funzionare con energia prodotta direttamente dall’edificio
della nuova stazione marittima.
Capogruppo: Arch. Lorenzo Aiello.
Co-progettisti: Arch. Manlio Marchetta, Ing. Riccardo Monico,
Arch. Sergio Cobolli Gigli, Ing. Stefano Cobolli Gigli.
Collaboratori: Arch. Marina Baluci, Arch. Carmen Busseti,
Arch. Annamaria Ciabatta, Carmelo D. Aglianò, Maurizio Bacci,
Paolo Fisicaro, Annibale Sicurella, Giuseppe Verzì.
Cliccare qui per vedere il PROGETTO in formato .pdf
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